Era il 1986...
Nel rione a sud-ovest vicino alla chiesa c’è una via che sia chiama Fornace Mariani, perché in fondo ad essa c’era una fornace in cui una volta si cuocevano i mattoni, perciò quel rione si sarebbe chiamato “Fornas” ed il colore era già implicito sarebbe stato il “Rosso” e il simbolo il Camino della fornace.
Nel Rione a sud-est, dove ora c’è un ristorante che ne ha mantenuto il nome, c’era un mulino dove i panettieri portavano il grano da macinare per farne farina e quindi quel rione si sarebbe chiamato “Mulino” e il colore non sarebbe stato il bianco come ci si poteva aspettare, ma il “Verde”, perché tanti erano i prati che circondavano quel mulino, il simbolo un mulino con tanto di ruota.
Il Rione a nord-est è un po’ il vecchio cuor e di tutta la frazione, quasi al centro c’è la chiesa della Madonna Assunta tanto cara a tutti gli ospiatesi, che è stata per tanto tempo l’unica chiesa ed è parte integrante della “Cûrt Granda”, proprio pensando a questo a qualcuno e venuto in mente che proprio in quella corte c’era una pietra che serviva a macinare il grano a mano che si chiamava “Pirotta” ed il nome è divenuto il nome del rione ed il colore l’”Azzurro”, il simbolo la pietra stessa con il suo pestello.
Il Rione a Nord-ovest ha voluto invece ricordare uno dei tanti fontanili presenti sul territorio, che servivano per irrigare i campi e proprio lì c’erano i campi detti “Ghisalba” ed il fontanile aveva preso il nome dai campi e così ha fatto anche il rione divenendo “Ghisalba” e per il colore si è pensato all’oro del grano e quindi è stato scelto il “Giallo” unito al nero di un bel gallo che fa da simbolo appoggiato ad un fontanile da cui sgorga dell’acqua.